Tematica Piante

Macadamia ternifolia F. Muell.

Macadamia ternifolia F. Muell.

foto 337
Da: en.wikipedia.org.

Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)

Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)

Ordine: Proteales Juss. ex Bercht. & Presl J. (1820)

Famiglia: Proteaceae Juss., 1789

Genere: Macadamia F. Muell., 1757


itItaliano: Macadamia, Noce di Macadamia, Noce del Queensland Maroochi nut Kindal Kindal Jindilli

enEnglish: Macadamia

frFrançais: Noyer du Queensland

deDeutsch: Macadamia

spEspañol: Macadamia, Nuez de arbusto, Nuez de macadamia, Nuez maroochi

Descrizione

Il genere comprende nove specie: Macadamia claudiensis - Macadamia grandis - Macadamia hildebrandii - Macadamia integrifolia (Maiden et Betche) - Macadamia jansenii - Macadamia neurophylla - Macadamia ternifolia (F.Muell.) - Macadamia tetraphylla (L. Johnson) - Macadamia whelanii. Di queste sette sono native dell'Australia orientale, una della Nuova Caledonia ed una (Macadamia hildebrandii) dell'Indonesia (Sulawesi). Il nome della specie è un omaggio a John Macadam, collega del botanico Ferdinand von Mueller che le decrisse per primo. Sono piante sempreverdi che sviluppano un'altezza compresa tra i 6 ed i 40 m. Le foglie sono unite in gruppi da 3-6, hanno una forma ellittica, sono lunghe da 6-30 cm ed hanno una larghezza tra i 2 e i 13 cm. I fiori sono prodotti in grappoli della lunghezza variabile tra i 5-30 cm, mentre i singoli fiori sono lunghi circa 10-15 mm, con una colorazione tra il bianco-rosa-porpora, con quattro tepali. Solo due specie di Macadamia producono frutti (Noce macadamia) di rilevanza commerciale, la M. integrifolia e la M. tetraphylla. Alcune specie addirittura producono frutti non adatti al consumo umano in quanto tossici (M. whelanii e M. ternifolia); la tossicità è dovuta alla presenza di un glicoside. La componente tossica comunque può essere rimossa seguendo un processo di lisciviazione, che viene praticato anche dagli indigeni australiani che sfruttano tutte le specie di Macadamia. Le due specie adatte all'alimentazione vennero scoperte nelle foreste sud orientali dell'Australia, più precisamente sul Monte Bauple nel Queensland australiano. Per questo le persone chiamano i frutti di queste piante "Bauple nuts" (noci di Bauple). La Macadamia è l'unica pianta adatta all'alimentazione nativa dell'Australia che è prodotta e esportata in quantità significative. Infatti il primo commercio organizzato delle Noci Macadamia venne organizzato attorno al 1880 da Mr Charles Staff a Rous Mill, 12 km a sud est di Lismore, nel Nuovo Galles del Sud. La Macadamia comunque non viene sfruttata industrialmente fino al raggiungimento dell'età di 7-10 anni, ma una volta che inizia a produrre frutti, è redditizia anche per 100 anni. Le Macadamia preferiscono terriccio fertile, ben drenato. Richiedono inoltre un'elevata quantità d'acqua (le zone d'origine riportano piovosità medie comprese tra 1000-2000 mm annui), e temperature non inferiori ai 10 °C, con una temperature ottimale di 25 C. Le radici sono superficiali, quindi gli alberi sono soggetti a spezzarsi e cadere durante i temporali o in caso di forti raffiche di vento; inoltre soffrono particolarmente i funghi Peronospora che possono provocare il collasso dell'apparato radicale. Fuori dall'Australia, la produzione commerciale viene praticata alle Hawaii (che è il più grosso produttore dopo l'Australia), Brasile, California, Costa Rica, Israele, Kenya, Bolivia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Malawi. Le noci macadamia sono tossiche per i cani e anche per i gatti. La tossicità viene manifestata da debolezza, unita all'incapacità di stare in piedi fino a 12 ore dopo l'ingestione. Le condizioni si normalizzano generalmente entro le 48 ore dall'ingestione. Gli alberi vengono anche utilizzati come piante ornamentali nelle regioni subtropicali per la loro chioma folta e compatta e per i fiori molto belli.

Diffusione

Australia, Nuova Caledonia, Indonesia.


09131 Data: 17/05/2011
Emissione: Piante endemiche
Stato: Australia